Poesia vincitrice Premio "Ciro Coppola" 2003

Sera

Andrea Lefons
Istituto Tecnico Commerciale
dell'Istituto d'Istruzione Superiore "S. Trinchese"

Martano (Lecce)

Andrea Lefons (a sinistra) riceve il Premio del Presidente della Repubblica

Rapido
L'Adesso con la sua voce d'insetto
Dice: io sono Allora, e con l'immondo
Pungiglione ho succhiato la tua vita!

Qualcosa che chiamiamo Tempo
Ha lo stesso suono di Dio,
E l'Infinito al pronunciarlo
Suona come il Nulla.

Sospeso io sono
Tra il Tempo e il Nulla ,
Tra l'Infinito
E ciò che chiamano Dio.

Qualcuno mi diede un nome
Forte come la roccia,
Effimero
Come il vento di tramontana
Che taglia le guance
E tace.

Sento appena il respiro,
E il mio cuore all'udirlo
Suona come un tamburo
Ormai vuoto.

..E più e più barcollo
Nel labirinto degli attimi,
Più mi accorgo
Che la mia vita corre
Sui suoi piedi
Indifferenti.

Trema
Una luce in fondo al labirinto:
La inseguiamo ogni giorno,
In ogni nostro battere di ciglia,
Ogni nostro pensiero.
………………………………………
Dormiamo senza pura
Questa sera:
Sarà la notte a svelarci l'uscita

"Kundu, dopo st'aloni nemìzzete e sitari
Chànnete e fusta st'ànemo,
ius en ghià ma" (1)

(" Come d'estate sull'aia si batte il grano e lo si solleva,
E la pula si sperde nel vento,
Così è per noi.")

 

(1) E' la parte finale di una moroloja, il canto delle prefiche della Grecìa Salentina. La Grecìa Salentina è un'aera ellenofona del Salento dove ancora sopravvive un antico dialetto di origine greca.

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