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Il
Premio Internazionale di Poesia "Ciro Coppola", organizzato dalla Pro
Casamicciola Tenne, giunto ormai alla XXII edizione, anche quest'anno è stato considerato
dai partecipanti "l'ideale palestra in cui potersi confrontare a livello
nazionale e internazionale".
La caratteristica delle liriche di quest'edizione è l'abbandono quasi generale di
quei grandi temi che sembravano imporsi negli anni precedenti, come la precarietà della
condizione umana, la commossa pietà per il prossimo, per il mondo dei diseredati, la
guerra, la mafia, la droga...
Urge, invece, un ripiegamento, ora dolce e sommesso, ora sicuro, in se stessi,
nell'espressione di un tormento esistenziale che a volte si compiace di teoremi, più o
meno intellettualistici, della vita e sulla vita.
Sono pagine da diario per cui, accanto a conati d'intolleranza, vi sono poesie che
esprimono una tranquilla rassegnazione al divenire che non si può cambiare: "Non
riusciamo a reagire a quei vuoti d'animo che ci assalgono / Ogni cosa è quasi inutile,
scontata, soprattutto obbligata". Anche il sentimento d'amore è colto soltanto
nella sua precarietà: "Spero che la storia d'amore / che abbiamo costruito
insieme / non si disperda / nel tempo e nel vento / come tante altre".
E perfino il gabbiano - simbolo ricorrente - non ammalia più lo sguardo immergendo in un
clima ove tutto è calma, sorriso e bellezza di tra l'azzurro del mare e del cielo, ma è
solo invocato come mutazione "dell'uccello nero" che plana sulla città
"dove la gente non ha amore / e il solo odio ha nel cuore".
Non poesia d'evasione né poesia impegnata, non struggente nostalgia per Eden per
sempre perduti né esercizi di stile, ma quasi pagine di confessioni, ora timide ora più
o meno teatrali, ove non sempre traspare una discreta sensibilità né sempre sono ricche
di sobrietà e aliene da parole ad effetto. Confessioni che rivelano anime inquiete,
commuovono e dànno da riflettere.
Questi giovani, infatti, non sono poi tanto diversi da quelli che ogni giorno vediamo
baldanzosamente e a volte pericolosamente sfrecciare sui loro motorini o scooter, spavaldi
e sicuri, e non ci accorgiamo che per lo più è solo apparenza o reazione, né riusciamo
a renderci conto della loro inquietudine, né della loro continua, incessante ricerca
dell'epifania che cancelli il turbamento e ridoni la speranza.
IL PRESIDENTE DELLA GIURIA
Prof. Giovanni Castagna
Componenti della Giuria Tecnica della XXII Edizione 1999:
prof. Giovanni Castagna (Presidente) - prof.
Nunzio Albanelli - prof. Carmela Califano - prof. Domenico Castagna - prof. Francesca Di
Meglio - prof. Lucia Mattera - dott. Gigi Pagnano - prof. Luciana Verde
- prof. Filippo Visone - prof. Gianni Vuoso - Segretaria del Premio: Anna
Sambiase
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