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I protagonisti del Premio

 

Il Concorso è aperto a componimenti inediti in lingua italiana degli studenti delle scuole secondarie superiori dell'area geografica italiana e di quelle ubicate all'estero, nonché a poesie in lingua italiana degli studenti dei Paesi dell'Unione Europea iscritti alla scuola secondaria superiore o istituti corrispondenti.

Protagonisti dell'iniziativa, pertanto, sono i giovani, i quali "hanno apprezzato l'iniziativa e dimostrato, con la loro partecipazione, di gradire l'occasione di testimoniare un loro travaglio spirituale, quale è quello che un componimento poetico comporta, e di confrontarsi, a livello nazionale, in una ideale palestra letteraria".

I temi e i motivi sono spesso l'angoscia, il pessimismo, ma "anche la speranza, la generosità, la saggezza, rappresentano i motivi ispiratori che il giovane affida ai suoi versi". Quella speranza e quella consapevolezza della bellezza della vita "che accomuna i ragazzi di oggi ai coetanei di tutti i tempi". I toni, ora lirici ora elegiaci: i riferimenti, per lo più comuni, l'insicurezza, la solitudine, la vita, come inferno moderno, con i suoi problemi, le lotte, le guerre, nonché l'indifferenza generale nell'anodino tran tran quotidiano; meditazioni sul destino umano, sul sentimento d'amore in tutte le sue sfumature, sono una testimonianza diretta degli affetti e degli ideali dei partecipanti e sottendono "una propensione al colloquio interiore e un 'ansia di valori autentici", nonché la ricerca della propria identità umana.

Spesso i componimenti sono quasi semplici appunti per un diario personale e intimo, da cui traspare una genuina, a volte ingenua, visione della vita e delle cose. Alcuni si muovono sulla scia dei metri classici, altri tentano le vie sperimentali, sollecitati dalla poesia contemporanea. Anche se non sempre la tecnica è sicura né tanto chiaro il messaggio, notevole è l'impegno, lo sforzo della ricerca. (...) I temi e i motivi dominanti sono per lo più quelli che ho indicato prima, ma ciò che contraddistingue le composizioni di quest'anno, sia sul piano dell'ispirazione sia sul piano formale, è una più diretta dipendenza dai modelli letterari, tanto classici quanto moderni, con accentuata preferenza per Leopardi, Pascoli, Quasimodo, e un frequente uso del sonetto, per lo più mediato da Saba, cioè, senza quel rigore, a livello della rima, che lo singolarizza e ne giustifica la definizione di D'Annunzio come "orrido letto di Procuste".

Non pochi componimenti hanno per tema la poesia e la funzione del poeta; più numerosi quelli rivolti alla luna, i quali più che espressione di emozioni appaiono come fuga dalle emozioni. Componimenti dallo stile riposante accanto a forme nuove: liriche sul filo dell'intimismo che pur si proiettano sul mondo d'oggi; toni di epifania che si predispongono alla scoperta del prodigioso in cui cogliere i valori dell'esistenza; fascino di parole semplici e accattivanti e, a volte, anche facili barocchismi esistenziali; ecco il variegato mondo che si staglia dalle composizioni di questa ventesima edizione del Premio di Poesia "Ciro Coppola" (Dalla relazione della Giuria della XX Ed. 1997).

Inoltre, nel suo piccolo. il Premio, soprattutto nelle manifestazioni conclusive, ha favorito l'incontro tra ragazzi provenienti da città, regioni e/o Nazioni diverse, colmando spesso quelle distanze ideologiche e culturali che ancora oggi separano l'Italia e l'Europa.

A partire del 1996 il Premio si è legato ancora di più al mondo della scuola con l'istituzione della Giuria Popolare di studenti a cui è demandato il compito di individuare tra le selezionate la poesia vincitrice.

Dal 2005 ad una delegazione di alunni dell'Istituto di provenienza dell'autore/trice della poesia vincitrice andrà in premio un soggiorno di tre giorni nell'isola d'Ischia da effettuarsi nel mese di ottobre dell'anno successvo, in occasione delle manifestazioni conclusive del Premio.

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