Parentesi mortali
Angelo Maria D'OnofrioAccenni d'illusioni
Cicatrizzano un'alba tardiva,
carni d'un frutto acceso, che nel cuor marcio,
riga mappe di parentesi mortali.
Il silenzio, nulla… un ricordo
e tu,
sottile eco di fogliame
t'allontani e rodi l'invidioso spettro,
orator infinito, di schiavitù mortali
quando un'essenza passata coglie
con occhio attento,
attimi incatenati a petali sbiaditi.
Dispera il lume astrale, smarrito dal pianeta,
or ch'i sogni,
spenti in piogge di cristallo,
graffian la pelle
d'un passato che non torna.