Notturno
Isabella Faggiano
Note inquiete e spensierate
si diffondo nell'aria umida della sera
in questo cielo fosco d'inverno
Ingenue apprensioni sfuggono
al suono di corde pizzicate
dalla mia mano incerta.
Sguardo smarrito nell'immensità del tutto
affacciato alla finestra del mondo,
fioco bagliore nell'intensità oscura
della notte che scorre
ma sotto una bruma oscura
brulichio di movimenti, pensieri, vibrazioni,
lamenti, sogni, disillusioni, travagli.
Logiche esistenziali non vagano eremite.
Scorre
Antiche nenie fresche di sorgente
sfuggono spente da un letto di morte.
Adolescenze stanche col volto di pianto
sotto il bagliore di luci notturne.
Paure di oscurità, aneliti di luce
nella solitudine ingrata.
Attese di madri nella veglia inquieta.
Centri affollati di miseria e speranza.
Palpiti di vita amorevolmente vegliati.
Lavorio d'impasto e prima fragranza
di pane nell'aria.
Albeggia
Le tenebre fuggono anche
dal cuore?
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