Nonna
Nunzia De FalcoTi guardo sorridere
ma sei realtà del passato.
Con te hai portato via un mondo.
Mi assillano inutili perché.
Ma è ancora lì un bicchiere.
C'è un'impronta. La tua.
E ho voluto bere da quello,
per ingoiare parte di te.
Esploro mucchi di verità.
Ancora aleggia qui il tuo respiro.
E non ho aperto le finestre per cacciarlo.
Respiro il tuo respiro.
Ti insinui a molecole nella mia linfa,
cucite da bagliori di eternità.
Ci sono i tuoi capelli sulla spazzola.
Ho pettinato i miei con quella,
e sulla mia testa il profumo della tua.
Essenza velata di miele.
C'è la tua voce
che a ancora rimbomba qui,
in un angolo di questa città.
E ho voluto il silenzio
per poterla ascoltare
armonia partenopea rosseggiante di allegria.
E ho toccato le maniglie delle porte
per sfiorare le tue mani col pensiero.
Rugose di lavoro di donna.
Ho indossato i tuoi vestiti
per impregnarmi dell'odore del tuo corpo,
quell'essenza di rosa lieve,
femminile e vanitosamente tua.
E mi chiamano con il tuo nome.
Il tuo mondo rivive nel mio.
Si perpetua ancora per molto.
Sottile parvenza di pensieri
che si bruciano, raccolti in un ultimo se.
E mi muovo penso parlo vedo
sento tocco annuso rido taccio
con te in me.
Eterne insieme. Eterne con la vita