Poesia segnalata "ex-aequo" 2003

Neve

Michele Perrella
Liceo Scientifico dell'Istituto d'Istruzione Superiore
Boiano (Campobasso)

Michele Perrella

Sei apparsa come la neve di primavera
e quel bacio
ti consegna all'eterno desiderio di
averti
tra lo specchio e il letto di una stanza,
nell'ingannevole dolcezza
di un calice,
troppo amaro per le cantilene
di un bambino alla ricerca, ancora,
del suo aquilone.

E tu ridi,
benedetta ed immortale illusione dell'uomo,
tu ridi,
pietoso ed effimero inganno di te stessa,
e mi chiedi, proprio tu, la speranza,
e la scintilla,
la notte e il gioco della luna.

Taci, anima mia razionale,
taci pianissimo.
Non c'è rimpianto nella mia bocca
per la fuggevole giovinezza
o per l'accorata solitudine
di un amore virtuale che vola
nel cielo rosso della sera
attraverso l'estasi di un senso.

Sei apparsa come la neve di primavera
ed ora il tuo corpo
palpita sospeso sul filo d'oro
di un fiato ansimante, mentre
io e te corriamo,come due sonnambuli che odorano di ragia
in un mondo deserto e d'acqua…

Sei apparsa come la neve di primavera
e la pelle riporta l'odore del muschio dopo la pioggia d'estate,
l'amore o la sofferenza,
lo spasimo o l'incanto nelle occasioni
di un tempo immutevole ove fiorisce
persino quel sentimento che non piace al cielo

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