Poesia segnalata "ex-aequo" 1999
Inno al mare
Giulia Pelillo
Liceo Classico Statale "L. Manara"
Roma
Vorrei riuscire, un giorno, ad abbracciarti tutto,
amico.
Mi piacerebbe perdermi nei tuoi silenzi
eclissarmi
dietro i ripari che un tempo
mi insegnasti a scovare.
Ti amo
interminabile distesa cristallina
misterioso e intrigante sussurro
di una Natura che c'è,
che esiste.
E tu lo gridi
contro l'antica sordità
dei mortali
così piccoli, così infelici.
Così, a volte
l'eco di un'onda leggiadra
mi giunge assetata di ascolto,
sento i gemiti del tuo cuore
così distanti dall'udito umano.
Com'è atroce
il dolore di quella voce,
il mormorio di quell'anima
il frastuono di quel silenzio,
fratello
ma io capisco.
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