Finzioni
Nicolās Moreno PājaroCredesti tu nell'illusione,
in lā del colle, oltre la siepe,
nella mente
ritrovare qualche abbozzo d'infinito,
qualche traccia di silenzi oltramondani;
di annegare
in quell'ultimo orizzonte,
nell'eterno:
chiusi gli occhi,
tutto immerso
in un pensiero immenso,
di vaghi spazi finti ricoprivi
un cielo immaginario
Non io.
Non giā le mani del mio ingegno
disegnan nel pensiero
spazi sconfinati,
inesistenti,
ma, forse, aprendo gli occhi,
ritrovando
l'infinito occulto
in uno sguardo;
contemplando
nel suo volto
la visione
di un sorriso,
muto,
nel suo viso,
io smarrisco,
e dolce m'č il naufragio.